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mercoledì 25 novembre 2015

Past simple




 PAST SIMPLE

Il  Past Simple è uguale per tutte le persone: I/you/he/she/it/we/you/they played

Si forma con l’infinito del verbo senza il to + la desinenza ed:
To listen             listen            listened

Se il verbo termina in –e si aggiunge soltanto la –d : liked   loved

Se il verbo termina in –y preceduto da una consonante la –y si trasforma in i e si aggiunge ed
study            studied

Se è monosillabico e termina in vocale+ consonante, raddoppia la consonante finale: 
stop            stopped

Se è bisillabico e termina in vocale accentata+ consonante, raddoppia la consonante finale: 
admit            admitted

Se il verbo termina in –y preceduto da una vocale si aggiunge solo il suffisso –ed : played

Se il verbo termina in –l si raddoppia la finale e si aggiunge la desinenza –ed : travelled

La forma interrogativa, negativa ed interrogativa-negativa si forma con il passato di to do + la forma base del verbo ed è uguale per tutte le persone: 

I /you/he/She/We/ They didn’t play tennis     Did I/you/He/She/it/We/They play tennis?
Didn’t I/You/He/She/It/We/They play tennis?

Si usa il Simple Past per azioni o stati compiuti nel passato: We enjoyed the film
Si usa per azioni compiute nel passato con espressioni tipo yesterday, last week, last month, last years, two years ago…
I played tennis last Sunday

Per raccontare eventi collegati tra loro con first, then, next e after that.
First we travelled by train to Paris, then we hired a car.


Past simple (to be)


Il past simple di to be si forma con was per la prima e terza persona singolare e were per tutte le altre.

Si usa:

  • Per situazioni o stati conclusi nel passato : We were in Rome last week
  • Si usa per costruire il passato con there: There was a great party last night
  • Si usa con born per parlare della nascita : I was born in 1978
  • Si usa per un tempo specifico nel passato : It was a beautiful day

lunedì 9 novembre 2015

Prima tappa : Conosciamo il mago Walter



Prima di cominciare il percorso didattico, scegliamo uno spazio all'interno della sezione per allestire "l'angolo laboratorio di inglese", che sia abbastanza grande da potervi posizionare un tavolo e dei cuscini per il cerchio magico.
Prepariamo le flashcards e Cartellone Benvenuto.

 Nel caso disponiate di uno spazio più ampio (come un'aula specifica per l'inglese) limitatevi per ora alle suddette decorazioni e allestitelo in maniera graduale durante il percorso.
Per il nostro percorso ci serviremo della marionetta del mago: si tratta di un'esperienza a lungo provata e che è stata notevolmente efficace.
Potete realizzarla da voi se non ne possedete una... vi postiamo il link del sito con il quale collaboriamo  www.imparaconpoldo.it  LA MARIONETTA DEL MAGO

Creiamo l'attesa preannunciando la visita del nostro mago che sa parlare solo inglese e si chiama Walter. La presenza in classe di ‘qualcuno’ che parla solo inglese fa nascere nei bambini l’esigenza di
esprimersi in un'altra lingua, espediente utile poiché essi sono consapevoli che la propria insegnante parla la loro stessa lingua.

Pupazzo del Mago Walter



A conclusione della tappa abbiamo realizzato il nostro Wizard, utilizzando la sagoma del corpo e trasferendola sul cartoncino blu e il resto colorato con i pennarelli.


Bandierina del Regno Unito



Ecco la bandiera del Regno Unito che abbiamo realizzato per la prima tappa del percorso  "The Magic Island". Seguono le singole forme da riportare sul cartoncino colorato. Al lato abbiamo arrotolato uno stecchino di bambù privato della punta ed incollato con la vinavil. Buon lavoro! Potete utilizzare questo template anche per i bambini della primaria, facendolo realizzare completamente a loro!



Prima tappa: Flashcards



Queste sono le prime flashcards che vi proponiamo per il percorso di inglese destinato ai più piccoli. Seguiranno tantissime altre...  sono a colori e in bianco e nero e potete utilizzarle anche per i cartelloni. La nostra esperienza vi suggerisce di plastificarle e di conservarle in un raccoglitore a ganci per le unità didattiche e di stampare, magari in formato ridotto, alcune da tenere nella "Scatola delle parole inglesi" da lasciare a disposizione dei bambini, per giocare con le parole e con i personaggi del percorso.